La storia

L ‘appezzamento denominato cascina della donna, situato al confine tra i comuni di Balzola (AL) e Rive (VC) deve il proprio nome ad alcune vicende accadute alla fine del 1800 quando nella parte nord sorgeva una piccola cascina che, al pari delle altre presenti in zona, contribuiva a tracciare e a delineare alcuni dei profili del mare a quadretti. Tale espressione era comunemente usata per identificare l’areale di coltivazione del riso, un’immensa distesa d’acqua, calma e piatta, suddivisa in una moltitudine di forme geometriche irregolari dal susseguirsi di strade, argini, canali e filari alberati in cui i pochi centri abitati si stagliavano come tante isole di un grande arcipelago.

In questa cascina abitava una donna, molto nota nelle vicinanze per le sue conoscenze nell’uso delle erbe officinali per scopi medici, a cui tutti erano soliti richiedere decotti e unguenti per curare i malanni. Durante una delle molteplici “visite mediche” il mio bisnonno convinse la donna, ormai anziana, a vendergli la cascina con i relativi appezzamenti. La donna accetto ad una condizione, l’intera proprietà della cascina della donna doveva appartenere interamente a chi la coltivava. Fedele alla promessa fatta, il mio bisnonno “al Sargent” lasciò in eredità l’appezzamento a mia nonna, GEMMA, l’unica in famiglia ad aver sposato un risicultore e a succedere al padre nella conduzione dell’azienda agricola. Dopo averla coltivata con amore per tutta la vita, la nonna GEMMA, vedendo in me la sua stessa passione ed interesse per la coltivazione della terra, decise di lasciarmi in eredità la cascina della donna perché io potessi succederle nel continuare a mantenere viva la tradizione agricola della nostra famiglia.

Ai giorni nostri, a causa dei molteplici lavori effettuati sul territorio nei decenni passati per rispondere alle esigenze di una risicultura sempre più moderna ed avanzata, non è più possibile scorgere la cascina della donna, ma è ancora possibile trovare nel terreno su cui una volta si ergeva, alcuni frammenti dei mattoni usati per la costruzione, monito perenne della promessa fatta più di un secolo fa dal mio bisnonno alla donna della cascina.

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